I
PRIMI MONASTERI: Da quanto sappiamo, le rime comunità monastiche
eleggevano una guida detta abate, il quale fissava le norme delle
vita comune, che si svolgevano nel monastero. Tra il III sec e il IV
sec D.C. il monastero diventa un riparo naturale in cui i monaci
davano asilo ai rifugiati o ai condannati. I primi monasteri furono
costruiti in Egitto, poi in Siria; dopo da noi in occidente. In
Europa dunque i monasteri venivano costruiti in aperta campagna,
circondati da mura con uno schema architettonico quasi sempre
identico: a fianco della chiesa vi era sempre un chiostro(cioè una o
più corti rettangolari), in genere circondata da colonne o semi
colonne; dal chiostro si accedeva al monastero vero e proprio, in
genere provvisto di un refettorio per i pasti in comune; una
cucina; una biblioteca con sale di scrittura; non mancavano
certamente i dormitori, i magazzini, per i viveri o le officine per
gli attrezzi in genere. Il monastero era una delle tante comunità
totalmente autosufficienti dove si poteva vivere senza supporti
economici. Lo spazio per la preghiera aveva come luogo significativo
il chiostro; ma il lavoro vero e proprio soprattutto per la
salvaguardia della cultura, che si svolgeva nella biblioteca che
aveva annesso uno scrittoio dove i monaci amanuensi ricopiavano i
testi antichi (oltre a correggerli), riuscendo così a redigere
importanti commenti di carattere storico, politico e morale. Si
calcola che intorno al mille, in un monastero oltre ai monaci,
lavorassero almeno seicento persone tra :calzolai, fabbri,
conciatori, fabbricanti di pergamene, muratori, carpentieri,
falegnami, vinai, birraie giardinieri. Nel parlatoio invece i monaci
ricevevano visite; nella foresteria, dotata spesso di una infermeria,
i monaci medici accoglievano i malati forestieri. Il monastero
divenne ben presto un vivace centro di incontri tra i monaci con gli
abitanti della zona: i contadini infatti ottenevano da loro prestiti
per migliorare le coltivazioni; o in caso di guerra o carestia la
popolazione poteva sopravvivere proprio grazie a quelle mura. Col
nascere dei francescani o dei domenicani(15esimo 16esimo sec),
accanto ai monaci benedettini sorsero i primi piccoli conventi anche
all' interno delle città e dei paesi, per sottolineare il fatto che
la missione del frate era quella di vivere ed assistere gli strati
più umili della società.
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