IL MONASTERO DI SAN
BENEDETTO DA NORCIA : Seguendo l' esempio dei monasteri orientali, il
monachesimo si diffuse anche in occidente. A Milano, il vescovo
Ambrogio, creò una comunità di sacerdoti già nel IV sec D.C.; il
fenomeno più impostante il vero padre del monachesimo occidentale fu
benedetto da Norcia vissuto durante il VI sec D.C. fondatore dell'
ordine benedettino e autore della “regola”, autore della regola
che sarà alla base di tutta la stria del monachesimo medievale “ora
et labora”. Benedetto dopo anni di vita eremitica, e nel 525 se ne
andò a monte cassino dove costruì due grandi monasteri, uno
femminile e l' altro maschile. Ogni monastero benedettino era
governato con una disciplina simile a quella militare, dove l' abate,
il capo dei monaci, aveva potere assoluto la vita quotidiana era
ritmata dall' alternarsi tra preghiera e lavoro manuale. In caso di
carestie o epidemie il monastero si trasformava in un' ospedale anche
per i più poveri e i diseredati. Nei grandi monasteri come quello di
Norcia si studiavano i testi fondamentali della letteratura
agiografica cristiana ma anche di quella agiografica pagana; vennero
così a costituirsi importanti biblioteche dove i monaci amanuensi
ricopiavano su pergamene (peli di pecora raschiata e ammorbidita), le
raccolte più prestigiose dell' antichità, chiamate oggi come allora
“codici”(codex). L ' opera degli amanuensi era fondamentale per
la propagazione e la salvezza dei testi antichi; le opere più
diffuse venivano spesso abbellite con miniature e decorazioni dipinte
a mano.
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